Qual è il miglior conto deposito al quale fare riferimento per investire il proprio capitale? Prima di rispondere a questa domanda, bisogna capire che esistono diversi tipi di prodotti.
Esistono diverse tipologie di conto deposito e conoscere le differenze è fondamentale per fare una scelta accurata. La prima differenza è quella fra conto deposito libero e vincolato. Il primo permette di ritirare il denaro a piacimento, senza vincoli di sorta e al contempo gli interessi sono minori; il secondo invece fa sì che il capitale rimanga vincolato per un certo periodo (in genere da 6 a 24 mesi) per la banca, quindi l’investitore non può ritirarlo prima di questo termine altrimenti deve pagare una penale. Però gli interessi sono, al contempo, maggiori.
Quindi la prima domanda che bisogna farsi, se si intende scegliere il miglior conto deposito per le proprie esigenze, è quella se si pensa di aver bisogno di prelevare del denaro nel tempo vincolato oppure no.
Se si crede di poter aver bisogno di denaro preso dal capitale nei mesi a venire, è meglio optare per un conto deposito libero.
Se invece si ha ragione di credere che quei soldi possano rimanere intatti per uno-due anni, allora ci si può garantire un miglior tasso d’interesse se si opta per il conto deposito vincolato.
In alcuni casi è possibile optare per un lasso di tempo di vincolo personalizzato, dai 6 ai 24 mesi (ma non per tutte le banche, alcune pongono vincolo fisso di 12 mesi). Il nostro personale consiglio, però, è quello di non essere troppo sicuri di sé stessi: controllate sempre quali sono le clausole e le penali dello svincolo, nel caso abbiate bisogno di prelevare tutta o parte della somma e se sono troppo alte, forse potrebbe non trattarsi di un prodotto conveniente.
Il nostro ulteriore consiglio per valutare un buon conto deposito è quello di tenere conto anche di altre informazioni, come per esempio il tasso di interesse netto (di solito viene pubblicizzato quello lordo, ma bisogna sempre controllare quello netto che è quello che interessa) e le eventuali spese di gestione, di apertura e di chiusura del conto, le spese di bollo.
In genere le spese di bollo sono abbastanza alte, sui 40 euro annui, ma non mancano delle banche che se le accollano pur di attirare i clienti. Invece il trend degli ultimi anni per quanto riguarda le spese di chiusura ed apertura dei conti è quello di eliminare del tutto queste spese, per rendere più invitante questa forma di investimento.