Il conto deposito è uno strumento di investimento sempre più conosciuto e più amato perché è un mezzo di investimento sicuro, semplice, ed anche economico. Il conto deposito si differenzia dal conto corrente per il fatto di essere un investimento, quindi esso possiede dei tassi di interesse che permettono all’investitore di ottenere un certo guadagno alla fine dell’anno.
Lo scopo del conto deposito è al contempo quello di depositare una somma al sicuro e di guadagnare sugli interessi, per questo è un mezzo di impiego della liquidità sempre più utilizzato e sempre più sicuro, simile però al conto corrente bancario.
Il conto deposito può fruttare degli interessi che variano a seconda del contratto, nell’ordine del 2-3% lordo in media. Ma quello che interessa molte persone che fanno ricorso a questo strumento di investimento è una sola domanda, per quanto concerne l’aspetto fiscale del conto deposito: vanno dichiarati gli interessi che si maturano con il conto deposito? E se devono essere dichiarati, dove?
La prima cosa che dobbiamo chiarire è che gli interessi del conto deposito sono immediatamente soggetti ad una ritenuta fiscale nell’ordine del 20%, che la banca stessa deve pagare allo Stato. In questo caso è la banca che opera come sostituto d’imposta nei confronti del cliente. C’è poi, dal punto di vista fiscale, anche l’imposta di bollo, anche se molte banche preferiscono versarla di tasca loro per non addebitare al cliente questa imposta.
Il succo del discorso è che, quando si tratta di una persona fisica che abbia un conto deposito, la ritenuta del 20% sugli interessi opera a titolo di imposta, e quindi non c’è alcun bisogno di dichiarare gli interessi del conto deposito nella dichiarazione dei redditi: essi sono già stati tassati per mezzo della banca che ha operato come sostituito d’imposta.
Nel caso di conto deposito intestato ad una persona fisica, quindi, la disciplina della tassazione è molto chiara e lampante: è la banca a prelevare il 20% che spetta allo Stato dagli interessi. Il privato non dichiarerà nulla.
Invece nel caso di conto deposito intestato ad una società, la tassazione degli interessi è maggiore. Gli interessi del conto deposito sono tassati al 26% e anche alle tasse ordinarie e quindi IRES al 27,50% e IRAP, a seconda dell’anno di riferimento.
La ritenuta del 26% quindi è a titolo di acconto, la differenza deve comunque essere versata in sede di dichiarazione dei redditi. Le modalità devono essere concordate dal commercialista a seconda della tipologia di persona giuridica.